Informazioni e tecnologia

Sviluppare ed aggiornare l’IT alla «nuova normalità»

di Andrea Padovano – SOLUZIONI

Il futuro che ci attende può essere classificato come una “nuova normalità”. “Nuova” perché quello che ci aspetta, nel bene e nel male, anche se non potrà non tenere conto di quanto accaduto, sarà qualcosa di diverso rispetto al passato. “Normalità” perché gli assetti che troveremo saranno duraturi e normali nel corso del tempo.

Quali sono le direttive che caratterizzeranno questa fase:

  • Centralità dell’Information Technology (IT)
  • Forte attenzione all’organizzazione dei processi e del portafoglio progetti
  • Maggiore attenzione del business al concetto di rischio
  • Una mutazione alle relazioni per come sono state vissute fino ad ora
  • Una mutazione del lavoro per come è stato vissuto fino ad ora
  • Maggiore attenzione alla sicurezza e cambio di paradigma nell’approccio

La centralità dell’IT nel nuovo scenario

Il ruolo dell’IT è e sarà quindi centrale nell’ approccio alla “nuova normalità”. Una riflessione importante è che gran parte delle società a maggiore capitalizzazione borsistica [1] non sono state danneggiate dalla pandemia, ed hanno un processo IT centrico quando non sono società di tecnologia pura. Questo testimonia in maniera molto pragmatica che l’IT non è un accessorio – molto spesso secondario- al business. È sempre di più il business stesso.

È possibile quindi ipotizzare un settore IT centrale anche per le aziende di tradizione e nella rivisitazione dei processi di business.

La maggiore attenzione del business al concetto di rischio credo che sia un ulteriore elemento culturale per la “nuova normalità”.

Questo porterà ad una maggiore diversificazione degli investimenti, così come ad una maggiore attenzione al rischio come variabile da non trascurare. La maggiore attenzione aziendale sarà dedicata anche alla sicurezza informatica come modo per garantire la continuità aziendale. I crimini informatici infatti stanno aumentando e la sensibilità del management è orientato ad evitare problemi aziendali gravi con impatto sul business. Il rischio – a libro- è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno (a cose o persone).

Dopo la pandemia la domanda “potrebbe accadere?” sarà affrontata con maggiore attenzione rispetto al passato.

Parallelamente agli aspetti di processo, vedo una mutazione delle relazioni aziendali rispetto a come sono state vissute fino ad ora. Da una parte proseguirà il risparmio e l’efficienza portate da sistemi di videoconferenza. Dall’altra cresceranno le occasioni di relazione in presenza come incentivo alla persona. Quindi le occasioni di incontro saranno sempre più in contesti piacevoli ed orientati alla valorizzazione della relazione stessa. Minor quantità a favore di una maggiore qualità.

Anche il lavoro ha subito e subirà continue trasformazioni in questa linea.

Lo Smart Working misto (parte da remoto, parte in presenza) sarà al centro come modo innovativo per garantire maggiore efficienza alla persona ed al business [2].

Questo ultimo punto introduce il concetto di Sicurezza. La centralità dell’IT passa da una maggiore attenzione alla sicurezza aziendale e tecnologica. Questo aspetto coinvolge la sicurezza di postazioni remote, stravolgendo la sicurezza tradizionale perimetrale in un concetto di sicurezza distribuita pervasiva.

Diventano fondamentali quindi:

  • la mappatura degli asset IT
  • la classificazione della sensibilità delle informazioni
  • nuove tecnologie di sicurezza del posto di lavoro.
La sicurezza al centro, quindi, non solo come elemento tecnologico, ma anche come processo.

L’azienda vista come un edificio centrale con tante postazioni di produzione o di impiegati (concetto un po’ del secolo scorso ormai) si tramuta sempre di più in un luogo un po’ virtuale ed un po’ fisico dove gli asset immateriali e materiali (brand, appartenenza, reti IT, gestione della conoscenza, uffici fisici) concorrono all’identità aziendale. Ancora una volta l’IT centrale alla costruzione di questa esperienza.

Da questa visione dell’IT come motore di business nasce ancora più forte l’esigenza di una gestione strutturata del portafoglio dei progetti IT con il processo di selezione dei progetti, la valutazione della sostenibilità del portafoglio in sia in termini di risorse umane che economiche e non meno importante la condivisione dello stato di avanzamento e della rischiosità dei progetti.

Sarà un mondo migliore? Sarà un mondo peggiore? Difficile a dirsi. Sicuramente come negli ultimi 20 anni, sarà un mondo che premierà l’uso intelligente dell’IT con tutti i problemi sempre più complessi che l’IT è capace di generare.

Cosa offrono SOLUZIONI e SYNNOVA?

Nell’ambito del percorso “Road4U”, SOLUZIONI e SYNNOVA hanno predisposto un percorso personalizzabile per la specifica realtà aziendale finalizzato ad identificare le criticità nell’ambito IT.

SOLUZIONI approccia in una logica coordinata la gamma dei servizi IT di interesse per l’azienda. Spaziando dalle certificazioni sulla sicurezza dei dati (ISO 27001) o per la Business Continuity (ISO 22301), ad assessment sulla sicurezza, ed all’importantissimo approccio organizzativo alla identificazione degli asset dati più strategici per l’azienda.

Per conoscere in dettaglio le opportunità offerte è possibile richiedere un assessment preliminare della vostra gestione IT, al termine del quale vi potremo supportare nella definizione del percorso più adeguato alle vostre esigenze.

Bibliografia

Rimani aggiornato con gli articoli di Road4U

1. Management by Projects – Il Progetto Azienda per innovare, migliorare e competere

2. Organizzazione e processi – Riorganizzare ed automatizzare

3. Supply Chain resiliente – Innovazione e sviluppo sostenibile

4. Informazioni e tecnologia – Sviluppare ed aggiornare l’IT alla «nuova normalità»

5. Nuove competenze, nuovi ruoli – Il ruolo dell’HR di oggi nella gestione del cambiamento

6. Comunicazione – La linfa vitale dell’Azienda.

7. Gestione dei rischi e dei controlli – Da tanti controlli ad un unico Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

8. Integrazione tra strategie, rischi, processi, project management e performance – Il percorso consigliato.

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